Storia di Fiesole

Le origini di Fiesole sono antichissime, resti di un insediamento nel VII secolo a.C. Intorno al 225 a.C. La zona fu dominata dai Galli, ch furono poi scacciati dai romani. Fu proprio sotto i romani che si formò la città di Faesulae con il suo teatro, le terme, il campidoglio, il faro e i numerosi templi.

La città più importante della regione. Nel 405 fu invasa da Goti comandanti dal condottiero, Radagaiso e qui il fascino si incrocia con la leggenda: si dice che prima di essere giustiziato il re Radagaiso, diede l’ordine di nascondere il suo enorme tesoro, frutto di molte scorribande e conquiste. Il tesoro esisterebbe davvero!!! E si troverebbe in località Montereggi, che deve il suo nome proprio a questa leggenda, in latino “Mons Regis”(monte del re). Ma torniamo alla storia… Fiesole fu poi assediata e sottomessa da Bellessario, generale Bizantino. In epoca lombarda e carolingia i vescovi di Fiesole ebbero un grande potere politico, ma nel 1125 la città cadde sotto il dominio di Firenze ormai potentissima. Rimase a lei legata per sempre anche se con una notevole autonomia. Sotto il dominio fiorentino dei Medici , Fiesole trova pace e splendore. A molti ingegnerie architetti vengono commissionate ville e opere che possiamo ammirare tutt’ora (molti di essi oggi destinati a Hotel di lusso, ville private e istituti)

Origini del nome "Fiesole"

In etrusco Vipsul. Durante la conquista etrusco- romana i cambiamenti di linguaggio e la differenza alfabetica vede il passaggio dalla “V” etrusca, alla “F” latina: Feisl o Fesl. L’ultimo passaggio e definitivo che attesta che i romani conquistarono un città di origine etrusca è: Faesuale, in greco Phaisoula. Ci sono molte leggende sul significato di questo nome, ma non trovando nessun documento che ne certifichi il significato ecco alcune spiegazioni popolari: “Da dove nasce il sole”, “L’unica”, “Fia-Sola= Unica città”. Hai delle teorie o delle prove? Scrivi un email o immortala e condividi sui social official @fiesolecity.

Leonardo da Vinci

1506 Il genio renderà famoso Monte Ceceri utilizzando il promontorio come "trampolino" per collaudare la sua Macchina del Volo, testata dal fidato Zeroastro (Tommaso Masini, da Peretola). I risultati del volo:  Secondo le testimonianze, la Macchina riuscì a planare per circa mille metri, atterrando in località Regresso (Fiesole) sulla strada che oggi prende appunto il nome "Largo Leonardo da Vinci".  Sulla salute del collaudatore si sprecano le teorie: “si ruppe le gambe”, “il braccio destro”, “in ottima salute dopo il volo” ecc. non ci sono dati attendibili. Dal monte Ceceri, dunque, sarebbe stato tentato con successo il primo volo umano della storia.

Neanche Napoleone riuscirà a star lontano dalla nostra amata collina. Durante l’occupazione dei francesi un opera dal valore inestimabile verrà requisita e spedita al Louvre. Parliamo dell'Incoronazione della vergine di Beato Angelico che si trovava all’interno del convento di San Domenico. Dalla fine del Settecento Fiesole fu uno dei luoghi di soggiorno preferiti dagli stranieri in Italia. Oltre alla continua crescita del turismo, la cittadina ospitò per lunghi periodi comunità di cittadini nordeuropei e statunitensi.  Non a caso sede dell'Istituto universitario europeo. (Badia Fiesolana di San Domenico di Fiesole.) Nel 1865 con il trasferimento della capitale d’Italia da Torino a Firenze, si ritenne necessario ampliare il territorio del Comune di Firenze, fino allora limitato alla cerchia delle mura. Con la legge 2255 dell’11 aprile fu quindi decisa la soppressione delle comunità di Rovezzano, Pellegrino e Legnaia che insieme a una notevole parte del territorio fiesolano (Careggi, Varlungo, e il territorio fino a San Domenico) furono unite alla nuova comunità di Firenze.

I fiesolani, preoccupati del suo smembramento, chiedevano con una petizione nel 29 gennaio del 1865 che il loro comune non fosse soppresso e che le perdite del territorio fossero compensate con altre annessioni, ciò che fu accolto. Per compensare la perdita il comune di Rovezzano fu ceduto a Fiesole, il capoluogo di quest’ultimo era Settignano che vede la trattativa con l’occhio sbagliato. Sentendosi merce di scambio, tra i fiesolani e i settignanesi non scorrerà mai buon sangue. Fatti i conti con: controversie, capricci e convenevoli manovre solo nel 7 luglio 1910 con la legge n.435 si arriva alla soluzione attuale. Da allora i confini non hanno più ricevuto grandi modifiche. Il comune di Fiesole è esteso per un totale stimato di 4211 ettari. Durante la seconda guerra mondiale nell'agosto del 1944, un episodio che darà vita al monumento: Martiri di fiesole La resistenza partigiana combatteva gli invasori nazifascisti. I vili militari tedeschi per farsi consegnare 3 carabinieri italiani che gli erano fuggiti minacciarono di uccidere 10 civili (già ostaggi dei crucchi). Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti si consegnarono e vennero giustiziati. Fucilati nel giardino dell’ex albergo Aurora. (Guarda il video della Commemorazione) Recita Papa Giovanni Paolo II : «Dobbiamo grande riconoscenza a coloro che, come questi giovani, sanno offrire la propria vita per la libertà, per la pace e per la giustizia»